Biutiful Cauntri

    biutiful-cauntri_locandina

    IO ABITO QUI: “Biutiful cauntri”.

    Ultimo appuntamento per IO ABITO QUI, il cineforum che affronta la tematica del legame tra l’uomo e la città in cui vive, realizzato in collaborazione con il Centro don Bosco, il circolo NOI Centro don Bosco, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Rovigo e grazie al contributo della Regione Veneto.

    Mercoledì 3 giugno 2009:

    After Eight, ore 20.45. Chiacchieriamo con Paola Anna Burato, biologa, esperta in educazione ambientale.

    Proiezione del film “Biutiful Cauntri”, ore 21.30 presso la sala conferenze del Centro Don Bosco,viale Marconi 5, a Rovigo.

    LA TRAMA. Biutiful cauntri è un film documentario realizzato nel 2007. Affronta il tema dell’emergenza rifiuti e dell’inquinamento in Campania, focalizzandosi sui problemi delle innumerevoli discariche abusive, dell’ecomafia e delle conseguenze dell’inquinamento sull’allevamento, in particolare delle pecore, e sull’agricoltura, oltre a fornire degli indizi sul fatturato derivante dallo smaltimento illegale dei rifuti.

    È stato presentato a novembre 2007 nell’ambito del Torino Film Festival, dove ha ricevuto una menzione speciale, ed è poi uscito il 7 marzo 2008 in dieci sale italiane. Il 15 luglio 2008 il film è uscito nelle sale francesi, dove è stato recensito piuttosto positivamente dal quotidiano Le Monde.

    Il protagonista, Raffaele Del Giudice, è un educatore ambientale resistente, che proprio non ci sta a guardare i rifiuti divorare la sua terra e le polveri di amianto saturare il suo cielo. A venticinque chilometri da Napoli, nei comuni di Giuliano, Qualiano, Acerra e Villaricca, il gregge pascola prima di essere abbattuto e gli agnelli, uccisi dalla diossina, si decompongono come fiori sui prati. L’eco-mafia, che produce più morti di una qualsiasi altra attività criminale, non è un espediente narrativo e Raffaele Del Giudice non è un attore. Biutiful cauntri è materiale più reale del reale, è un grande storia di impegno civile, sostenuta da una poetica originale, che serve a raccontare un territorio umano e geografico lasciato a se stesso. Le fuoriuscite del cobalto dalla fabbrica di Montefibre hanno contaminato fragole e pomodori, le discariche abusive e i chilometri di spazzatura e sacchetti hanno avvelenato pecore e bufale, quelle del pregiato latte bufalino che diventa mozzarella “elastica e resistente al primo morso”. Gli agricoltori e i pastori campani sono soli contro le sopraffazioni e la ricerca del profitto, contro i trafficanti di rifiuti e la camorra casertana, contro le connivenze tra imprenditoria e politici, contro l’assenza dei controlli e l’arroganza dei poteri forti, contro il silenzio della stampa e la complicità degli organi statali. Nella biutiful cauntri del titolo, brevi ritratti senza parole ma densi di dolore si alternano con le testimonianze di un’allevatrice di agnelli, di agricoltori, di pastori, di un sindaco, di un procuratore e di un educatore ambientale, in lotta perenne con i crimini del territorio e con una forza che avvelena i loro cari, le loro terre e i prodotti che finiscono sulle nostre tavole.

    INGRESSO GRATUITO