Tumblog

  1. teo barin Gennaio 18, 2008 at 3:40 pm

    che dire ragazzuoli…non è andata di certo bene come risultato finale, però in generale qualcosa da salvare c’è: a tratti il pallone girava bene e tutto sommato abbiamo concesso poco agli avversari…certo che partite così vanno portate a casa senza nascondersi dietro alla sfortuna e all’arbito…sarà necessario capire che c’è che non va altrimenti CIAO CIAO 4° POSTO se continuiamo a regalare punti…(altrimenti la prox volta ci mettono anche la barba bianca così con la divisa rossa siamo perfetti come BABBO NATALI…!!!)

  2. Mister Gennaio 18, 2008 at 5:37 pm

    Bisogna cadere per imparare a rialzarsi..vale anche come autocritica.

  3. LucaCrive Gennaio 18, 2008 at 8:23 pm

    Vista da fuori, ci sono stati sprazzi di bel gioco e da ottimista quale sono (grazie a “Gianni”) credo si debba ripartire da li. I 6 pali presi poi credo mi diano ragione…

    Per il resto vi ricordo che la corsa per il terzo posto è ancora in piedi e che…l’articolo “istituzionale” sulla partita, corredato di foto, andrà in stampa sulla voce di rovigo e sul settimanale appunti in settimana…probabilmente domenica o lunedi. (Vi ho nominato tutti, quindi leggetelo e non perdetevi le foto eh eh 🙂

    Saluti!

  4. Alessandro Raboni Gennaio 18, 2008 at 11:35 pm

    Niente pseudonimi. quello che devo dire, lo dirò con il mio nome..
    Bisogna mettere bene in chiaro qual è la nostra priorità di squadra: vincere o passare insieme due ore per divertirci.
    sinceramente, ho sempre vissuto il Calcio come divertimento, ma anche come impegno serio, pur facendo parte del divertimento e dello svago.
    bisogna dare il meglio e dare tutto quello che si può, certo..e questo con spirito di competizione e voglia di vincere che credo sia presente in ognuno di noi.
    è la voglia di mettersi alla prova, è l’essenza dello sport!
    credo che il nostro scopo primario sia quello di vincere, oltre che quelli di divertirci e stare insieme, perchè altrimenti non si è spinti a dare il meglio, ma solo a giocare tanto per fare.
    e allora.. tanto vale che ci troviamo alla partita, e come va, va..
    però a me perdere, pareggiare, soprattutto così, brucia, non so a voi!
    se la risposta è si, come spero e immagino, so che sarete concordi con me.
    se vogliamo vincere (perchè è questo l’obbiettivo comune per cui abbiamo fondato una squadra)è necessario mettere da parte la “democrazia” del “bisogna giocare tutti la stessa quantità di tempo”, perchè, a mio avviso, non ci aiuta.
    ovvio, è giusto dare spazio a tutti, ma è necessario guardare la partita in prospettiva di una vittoria.
    siamo una squadra, e credo che tutti siano d’accordo e che riescano a capire che ci possano essere dei titolari, che magari possono giocare di più.
    gli altri comunque devono avere il loro spazio, dato che in allenamento si impegnano, e devono dare tutto loro stessi per migliorare e poter giocare sempre di più.
    Questa è la mia idea.
    non sta a me criticare le scelte del mister, anche perchè i risultati dipendono sempre da coloro che scendono in campo, non da chi sta fuori, e nel bene e nel male tenta di fare del suo meglio.
    sta a noi, SQUADRA, farci una bella chiaccherata tutti insieme e chiarire dei problemi che, a quanto pare sembrano perseguitare la nostra squadra.
    spero che questo mio “spunto” non sia CENSURATO..
    Hasta Siempre tumbos!
    Subcomandante Raboni

  5. Giorgio Soffiato Gennaio 19, 2008 at 10:36 am

    Io credo che questo blog sia anche una interessante piattaforma di discussione per cui dico volentieri la mia rispondendo alla legittima osservazione di Ale, che ci porta ad una delle grandi domande di questi progetti, siamo amatori e vogliamo divertirci o scopriamo che perdendo non ci divertiamo e vogliamo vincere le partite? Ma anche vincendo le partite non è che chi sta in panchina non si diverte proprio?

    Premesso che un confronto a voce è auspicabile e necessario io credo che questo sia un problema anche di indirizzo che va risolto con il mister ma anche con la società in generale perchè credo potrebbe coinvolgere anche le ragazze che saranno forse meno competitive per il posto (i maschi in queste cose hanno una testa particolare) ma sono di più e in campo si va sempre in 5 per cui è giusto capire..

    Personalmente credo che:

    a) la squadra non abbia dei fenomeni mondiali che devono stare sempre in campo e che cambiano irrimediabilmente le partite

    b) il fatto di dare un contributo economico per giocare potrebbe essere da considerare: è sbagliato pensare “se pago voglio giocare” ma mi sembra che il progetto sia inizialmente nato come idea in cui tutti hanno un proprio spazio ed il bello è stare insieme ed andarsi a mangiare anche una pizza costruendo rapporti umani

    Questo premesso anche a me fa incazzare e di molto il fatto di non vincere però credo che nella dicotomia “giocano i forti e vinciamo / giocano tutti e perdiamo” esista una via di mezzo possibile, e possibile proprio perchè la squadra è tutto sommato livellata e personalmente credo che chiunque di noi in stato di forma abbia dignità, corsa e meriti per andare in campo da titolare. Questo è un vantaggio perchè permette di gestire le partite ed avere un turn over regolare. E’ indubbio che ci sono alcune combinazioni che vedono un’asse portante di base che garantisce maggiore rendimento finale, penso ad esempio all’asse Stefano-Teo quando giochiamo 2-2 ma credo anche che con un quartetto di base l’inserimento di un giocatore alla volta non cambi l’assetto ed i meccanismi che ci portano in gol, la mia breve esperienza in campionati di questo tipo mi dice che i singoli contano fino ad un certo punto perchè è la squadra che fa la differenza (damax ce l’ha dimostrato, sulla carta li mangiavamo, come squadra ci hanno sbriciolato). Anche il fatto di convocare meno persone e far girare magari solo 6 fuori è a mio avviso rischioso perchè si è visto al PalaSantUrbano che avevamo la lingua a terra.. Io apprezzo la gestione dei cambi del mister (auguri!) e soprattutto la struttura degli allenamenti che non avevo provato nei precedenti campionati, mi sembra che la sensazione in squadra sia più legata ad un’insofferenza di base verso i cambiamenti radicali in corsa (stravolgimento del modulo o cambio di più giocatori alla volta), appunto che mi permetto di muovere qui solo perchè abbiamo già parlato di questo tutti assieme, anche con il mister. Credo quindi che prima di rivoluzionare il sistema democratico che fino ad oggi ci ha guidato sia il caso di pensare ad una regola che non ci faccia perdere il filo durante le partite e ci permetta contemporaneamente di portarle a casa e di essere tutti soddisfatti a fine gara. Ho apprezzato l’onestà intellettuale di molti del gruppo che in partita escono spontaneamente dicendo “sono morto”, o “cambiami, sto giocando male” e credo che questo meriti fiducia per ripartire da qui con un percorso condiviso e non con una rivoluzione, che sinceramente non saprei nemmeno cosa significa.

    Detto questo, è sabato mattina e mi annoio quindi mi scuso per la prolissità, credo che una bella chiaccherata ci farà bene e rinnovo il mio ottimismo perchè fino ad ora

    – ho sostenuto buoni allenamenti
    – ho conosciuto persone simpatiche (e brutte persone) e persona 🙂
    – mi sento parte di un gruppo

    ci era stato detto all’inizio che tutto questo è parte di un progetto di medio termine che ha nel campionato la punta di un iceberg, progetto che mi sento di condividere, ed è per questo che mi sento anche di fare la battuta con Teo quando parliamo dell’agonismo che is viveva nelle partite autogestite al 3 martiri, sono cose diverse e per questo egualmente affascinanti. Concludo dicendo che io vedo un problema da risolvere ma non una spaccatura o una minaccia, se avessimo fatto un gol in più, o l’arbitro non fosse stato scemo (o il nostro portiere, punti di vista 🙁 ) magari l’avremmo presa meglio. Di certo c’è da parlare ma mi sembra che in squadra la lingua non manchi 🙂

  6. Stefano Gennaio 19, 2008 at 11:03 am

    Personalmente penso che tra ale & giorgio siamo arrivati al nocciolo del discorso che già avevo accennato al mister nell’immediato dopo partita..ora il fatto è che come squadra ci siamo prefissati un obiettivo da raggiungere..sarebbe penso bello x tutti poterlo tagliare, è giusto far giocare tutti, purtroppo però ci sono alcune combinazioni di cose..moduli, giocatori che insieme secondo me nn possono coesistere, quindi poi si arriva a un certo punto in cui in campo (parlo x esempio gli ultimi 5 min dell’ultima partita..e anche quella di lendinara) in cui ci sono dei vuoti, mancanza di concentrazione e quindi inevitabile nervosismo (troppo?). Ora il fatto è che nn giocando tantissimo (da quando siamo rientrati abbiamo “giocato” poco, allenamenti di richiamo fisico etc), forse alcuni meccanismi aquisiti sul finale dello scorso anno si sono un attimo “persi”, forse la pausa ci ha fatto male, fatto stà che nelle ultime due partite sopratutto ho visto (compreso me ovviamente) una squadra diversa. In conclusione tra gli interventi di ale, giorgino e il mio speriamo di aver dato degli spunti concreti x superare questo “periodo” forse un pò negativo, io, come penso tutti i miei compagni ci teniamo a questo progetto e ci teniamo a far felici le persone che “lavorano” per noi e che rendono possibile farci giocare..quindi spero che d’ora in poi tutte le scelte future nostre, del mister etc siano ponderate fino in fondo per permetterci di continuare a sperare in questo obiettivo e in questo progetto.

    Stè

  7. Alessandro Raboni Gennaio 19, 2008 at 12:24 pm

    bene bene… vedo che il mio intervento ha dato alcuni motivi di riflessione..
    è vero, dentro e fuori dal campo sono il soggetto con la lingua più tagliente, e questo perchè mi aspetto il massimo da ciascuno dei soggetti che entra nel rettangolo di gioco; i miei interventi sono spesso dettati dall’impulsività e la sfrontatezza polemica che mi contraddistinue, ma credetemi, mai cattiveria..
    ringrazio il mio Compagno di barricata e l’immancabile Capitano per il loro sacrosanto intervento..
    che dire.. concordo con entrambi..
    ma appunto.. chiariamoci bene le idee..
    io sarò ben lieto di far parte di questo Grande Progetto Universale (mi sento un pò Dio)..
    attendo con ansia il momento della chiaccherata, anche con i membri della Presidenza e allenatore.. perchè è giusto così..
    come diceva Voltaire “non condivido quello che dici ma darei la vita affinchè tu lo possa dire”, questo è il mio aforisma per Giorgio.. purtroppo non condivido la tua visione democratica, ma niente di male, probabilmente le mie inclinazioni politiche hanno influenzato anche il mio modo di giocare a calcio.. chissà… si nasce incendiari e si muore pompieri..
    chiudo così il mio angolo della polemica di oggi…….
    hasta siempre!!

  8. Giorgio Gennaio 19, 2008 at 12:58 pm

    Ale, credo che la politica in questo caso sia poco influente, e credo anche che dire le cose non sia polemica ma semplice confronto. Il mio punto di vista non è distante dal tuo, solo penso agli effetti di eventuali decisioni: premesso che non saprei scegliere chi perchè ribadisco di non vedere differenze abissali tra di noi, ammettiamo anche di lasciare spesso fuori 2 o 3 persone (e per logica anche uno dei due portieri se ragioniamo per meritocrazia) ed ammettiamo che queste scelte le faccia il mister. Mettiamo che il mister decida che io gioco gli ultimi 5 minuti di ogni partita solo a risultato acquisito (faccio l’esempio su di me cosi non si fanno torti), personalmente credo durerei 3 settimane perchè allenarsi è bello ma giocare è importante ed è vero che tutti devono dare il massimo per conquistarsi il posto ma questa non è una prima categoria o un campionato figc, abbiamo degli sponsor che mi sembra onoriamo con il nostro impegno ma le basi di questo progetto sono più partecipative che totalmente meritocratiche (per quanto io possa nella vita prediligere la seconda via). A mio avviso insomma i 3 tagliati mollerebbero presto, ed avrebbero tutta la mia comprensione, io credo che la via sia un’altra, perdiamo per pochi errori di tutti, confrontiamoci e proviamo a limarli e credo che le cose andranno ugualmente bene anche non modificando sostanzialmente il tempo di gioco di ognuno di noi

  9. LucaCrive Gennaio 19, 2008 at 9:13 pm

    Io noto una mancanza di umiltà in chi pensa di essere TITOLARE considerando altri compagni dei panchinari. Dico solo che vedendo da fuori l’ultima partita ho visto moltissimi errori (anche determinanti) dei presunti TITOLARI…

    Perciò penso che questi discorsi relativi al “far giocare di più i migliori” (non avete avuto il coraggio di dirlo ma il sunto è questo) siano semplicemente inutili. Ognuno guardi per sè!!! Detto ciò, capisco l’amarezza per i punti persi e capisco anche le difficoltà di tutti noi nel cambiare moduli e compagni di squadra/reparto.

    Però la verità di fondo è che dobbiamo tutti impegnarci di più, dato che con il turn over abbiamo vinto anche delle belle partite…Non nascondiamoci e pensiamo come una squadra unita.

  10. LucaCrive Gennaio 19, 2008 at 9:14 pm

    PS: Ale Raboni sei pazzo! 🙂

  11. Alessandro Raboni Gennaio 20, 2008 at 10:11 am

    Ciao Crive!!!
    io pazzo??
    ma noooooooooooooooooooooooooooo………….
    io non ho mai detto di far giocarel solo i migliori.. (e comunque per me ce ne sono..)dico solo di iniziare con una formazione titolare per acquisire un vantaggio e poi far giocare un pò tutti… mantenendo però l’assetto vincente…
    e poi… io sono di Polesella e dalle “mie parti” esiste un detto… squadra che vince non di cambia… quindi..
    in ogni caso non esistono veri panchinari, ma bisogna dare in campo in proporzione alle abilità… è inutile che ripeta la mia visione.. sono un paesanotto, non un signore di città come voialtri…
    ah, che discorsi… umiltà… io mi considero titolare a tutti gli effetti!!!! (anche se ho voti più alti quando sto fuori)….
    Mi piace questo forum per scaricarsi!!!!!!!!!
    hasta siempre!!

  12. teo barin Gennaio 20, 2008 at 5:36 pm

    non si può stare via un paio di giorni che qui succede il “deghejo”…e ovviamente non posso stare senza dire la mia…lasciando tutti i bei discorsi da parte io penso che il calcio (a qualunque livello) sia fondato sulla meritocrazia, quello che dice giorgio è vero (in vita mia ho provato più di qualche volta la sensazione della panca e senza dubbio non è bella), ma far parte di una squdra vuol dire anche capire quando un altro è più in forma e merita di giocare…questo dovrebbe portare ad una sana competizione e credo sia l’unica strada per la vittoria…scusate se sono stato un po’ troppo schietto ma la penso così..probabilmente sarà il caso di parlarci faccia a faccia per capire dove si vuole arrivare…TEO

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