Lendinarese-Tumbo: 3-6

    Lendinara. È andata di scena giovedì sera al Palazzetto dello sport di Lendinara l’ottava giornata del girone di andata del campionato provinciale di calcio a 5 CSI. I padroni di casa della Lendinarese, alla disperata ricerca di punti, affrontano Tumbo, la squadra rodigina di mister Bordin, che galleggia nella parte medio – alta della classifica. Come spesso si è verificato in questa prima parte di campionato, Tumbo non scende in campo con la mentalità giusta e subisce un quasi immediato 1-2 firmato da Marco Bianchi con un bel diagonale a sorpresa e da un rigore di Nicolò Canal, causato da un intervento scomposto del portiere Raboni in uscita. Tumbo, dopo i due schiaffi ricevuti, prova a reagire e si rovescia in attacco ma senza grosse fortune grazie a degli straordinari interventi del portiere di casa e alla solidità della difesa, che costringe i rodigini al tiro dalla distanza.

    Mister Bordin decide quindi a 5 minuti dal termine di cambiare schema tattico, passando al classico “rombo” del calcio a 5 e la scelta è tra le più felici: Luca Persona accorcia le distanze, subito imitato dal compagno Matteo Malaguti, il quale sigla il pareggio poco prima del riposo.

    Al ritorno in campo la Lendinarese è ancora in trance agonistica e preme, dimostrando di non meritare assolutamente l’ultimo posto in classifica, riportandosi in vantaggio con una violenta punizione ancora di Canal, che approfitta dello sfaldarsi della barriera. La squadra di casa, di nuovo in vantaggio, a questo punto della gara però non riesce più a gestire mentalmente il vantaggio e crolla a tutti gli effetti sotto il piano mentale e fisico: in pochi minuti gli ospiti, guidati da un Persona in gran serata, trovano il pareggio e sempre con il numero 7 Persona, si portano in vantaggio 4 a 3. Ma non è ancora finita: sul finale, una Lendinarese ormai arresasi, subisce anche la quinta e la sesta rete, ad opera ancora di Malaguti e di Benazzo. Risultato finale: 6 a 3 per Tumbo, che prosegue la sua corsa al terzo posto ma che ancora una volta non ha decisamente convinto di fronte ad un avversario tutto sommato abbordabile. Servirà un’altra mentalità già giovedì prossimo per il più ostico scontro con Damax al centro sportivo Don Bosco. Lendinarese di scena invece a Costa, impegnata contro il solido Trenino, stabile al terzo posto.

     

    Le pagelle!

    Ale RAMBOni. Voto 6,5. Dopo aver vinto la sua personalissima battaglia con le forze dell’ordine, a Lendinara vince un’altra delle sue sfide. L’estremo difensore di Tumbo dichiara “ho un conto in sospeso con il Lendinara!”. Alla richiesta di spiegazioni, aggiunge: “Perché odio Lendinara!!!”. La sua partita inizia subito nel migliore dei modi atterrando con brutalità l’avanti avversario, cercando di mirarne i punti vitali. Procura il rigore e prende anche il giallo ma si sente vittima dell’ingiustizia arbitrale. O’ guerriero.

    Andrea “Hammer” Benazzo. Voto 6/7. La sua partita può semplicemente essere riassunta da due episodi: il gol del 6 a 3 finale, in stile “Adriano sbronzo”, visto che travolge tutta la difesa avversaria portiere compreso e insacca di stinco; e lo spettacolare tentativo di gol di tacco dall’angolo, che ha fatto sobbalzare i beniamini di Tumbo. I tifosi lo amano, le tifose un po’ meno. Caterpillar.

    Matteo “Carabina-Carabirra” Barin. Voto 7. Balla il can can in difesa arpionando con qualunque appendice del suo corpo ogni pallone, ma ancor più dei palloni arpiona alla grande tutto l’attacco avversario, cinturando e aggrappandosi a più non posso. L’arbitro in compenso gli fischia tutti gli interventi puliti che compie, facendolo ostiare il triplo del solito. Il vero “difensore zainetto” che ogni squadra dovrebbe avere. Superattack.

    Matteo “Mala” Malaguti. Voto 7. In riscaldamento parla di tutto fuorchè della partita, ma in campo Mala c’è. Inizia subito aggressivo, alla costante ricerca del goal. Alla fine il tabellino parla chiaro: 2 reti al suo attivo (ed è meglio che si fermi dato che a me comincia a bruciare un po’ il c*** visto che non ne metto più uno… ehm ehm) e i soliti tentativi di simulazione. Deve decisamente migliorare nel tuffo e prendere spunto dal Carabina, che grida ancor prima dell’impatto. Straordinario (molto alto).

    Stefano “Nino” Rizzato. Voto 7. Meriterebbe molto di più, innanzitutto per il coraggio di usare l’ormai celeberrima calzamaglia nei 40 gradi del PalaLendinara (NB: +40% di calzamaglie di Tumbo vendute grazie al testimonial Nino) e poi perché è un vero muro di fronte al RAMBOni. Però non mi posso sbilanciare a causa dell’assenza nella fase di attacco, dove il suo piede sarebbe molto utile. Gestisce comunque palla con la consueta eleganza e sicurezza. Per il difensore in calzamaglia, il commento non può che esser: Robin Hood.

    Massimo “Don Gaspa” Gasparetto. Voto 6,5. Il Don, a cui baciamo le mani con grandissimo rispetto e deferenza e al quale daremmo voto 10 per la grande stima e affetto che nutriamo noi tutti per Lui, ieri sera si è limitato ad ordinaria amministrazione e a correre felice e minaccioso per il campo. Tenta la botta a rientrare per ben due volte e in entrambe le occasioni il tiro era perfetto, ma ancor più formidabile è stato il portiere ospite (che, per inciso, è stato ritrovato stamattina con entrambe le mani e le gambe spezzate. Con il suo sangue per terra c’era scritto: “e adesso para se ci riesci”. La polizia ha già archiviato il caso: “nessun colpevole”). In panchina poi fa dialogo con me e con Hammer Benazzo…che dire. Soldato 

    Io (Luca “Crive” Crivellaro). Voto in spogliatoio: 30 e lode. Al termine della gara dimostra la sua grande sportività e generosità mangiando di fila dopo la doccia numero pastine 6, di fila e senza fiatare. Quantità e qualità. Per la partita invece…….quale partita??? Non ricordo di aver giocato. Campione a tavola.

    Luca “Brutta” Persona. Voto 8. Il migliore. Suona la carica alla squadra addormentata, segnando 3 reti fotocopia, in velocità. La cosa che diverte di questo brutto individuo (sto rosicando perché comincia a segnare come un maledetto) è che si incacchia come un matto quando segna, mentre quando sbaglia i gol davanti al portiere è tranquillo e beato (viceversa il Mister). Sarebbe il caso che Tumbo cominciasse a disporre dello psicologo di squadra. Scherzi a parte, ha veramente tolto le castagne dal fuoco in un match che si è rivelato più difficile del previsto. Punta di diamante (brutta persona). 

    Federico “El Mister” “Fede” Bordin. Voto 7,5 (slick slick). È un calcolatore: analizza più di 3000 moduli diversi al secondo e li adatta al tipo di partita. Un automa. Ha il grosso merito di cambiare assetto alla squadra in corsa passando dal “due-due” al classico rombo. Risultato: partita rovesciata e 3 punti in tasca. Nel prepartita, cerca di smontare psicologicamente tutti i suoi uomini, ma ormai l’abbiamo capito: cerca di smonarci perché vuole giocare lui!!! E solo al pensiero che Fede possa scendere in campo, la squadra si motiva e scende in campo col coltello tra i denti. Stratega.

     

    Giulia “El Segretario” Monesi. Voto 10. Il triveneto non ha più segreti. Il Doblò fila liscio per le strade nebbiose dirigendosi a botta sicura in ogni palestra del creato. Ha un’organizzazione austroungarica. Garmin e TomTom se la contendono per i nuovi tracciati “Palestre del mondo by Giulia Monesi”. GPS.