La meraviglia del luogo e del momento – cosa è successo nel Focus Group

25 Maggio 2017
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InPiazzetta entra nel vivo. Marco Tortoioli Ricci incontra i commercianti. Si inizia a lavorare.

Ci siamo, venerdì 19 maggio In Piazzetta è entrato nel vivo. I commercianti di Piazza Annonaria si sono incontrati con Marco Tortoioli Ricci. L’incontro è stato vissuto con intensità, gli spunti e le riflessioni sono stati puntuali, precisi ma soprattutto ispiratori.  La voglia di far conoscere la bontà di  quanto accade In Piazzetta è grande e venerdì è venuta fuori in tutta la sua forza. Non sarà un percorso semplice, sarà necessario uscire dalle proprie botteghe – in senso letterale e metaforico – per affrontare un percorso di crescita personale, aziendale e comunitario.

Marco ha raccontato del mercato di Brixton a Londra, del Mercato Centrale a Firenze, della sua esperienza nel quartiere Libertà di Bari, tutti luoghi che hanno visto una rinascita grazie a un momento di rottura. Ogni realtà è a sé stante, non si può pensare di prendere un progetto che è funzionato in una città e trasferirlo in un altro territorio e allora perché vedere queste realtà? È presto detto, sono tutte risposte a una situazione che è comune. Risposte diverse perché nate in contesti di riferimento diversi, ma concettualmente uguali. La situazione a cui hanno risposto è il nuovo mondo in cui stiamo vivendo, i nuovi paradigmi del mercato e del commercio che riflettono nuovi paradigmi di vita
Le persone non sono più disposte a spendere soldi per la firma o il modello, spendono in qualcosa in cui credono. Oggi non si compra più un oggetto ma si compra la conoscenza che quell’oggetto porta con sé, si compra il processo che ha creato quel prodotto. È come se con l’acquisto si chiedesse un nutrimento del proprio stato di cittadino. 
La Piazzetta può rispondere a questi nuovi paradigmi? Sì, ha uno spazio delimitato e unico in città, ha la qualità dei prodotti, ha la qualità del servizio, il workshop servirà come innesco per riuscire a raccontare questa storia. I creativi che verranno a Rovigo avranno una verginità di pensiero che li aiuterà a progettare, assieme a chi la Piazzetta la vive ogni giorno, un “marchio accresciuto” per questo luogo, un’identità come una strategia per il futuro, un’agenda di lavoro.
L’acquisto che ci si ricorda di più, che rimane più vivo nella nostra memoria è quello più improvviso, quello che non si programma, quello che accade lasciandosi attrarre dalla meraviglia del luogo e del momento.
La Piazzetta porterà alle persone questa meraviglia come salotto cittadino, come teatro in cui ci le storie, che già ci sono, saranno raccontate e mostrate, come luogo in cui la città potrà specchiarsi e scoprire ogni volta una storia diversa. Non si andrà più in Piazzetta per comprare qualcosa ma si tornerà a casa ogni volta con qualcosa di più