ENTRO al giro di boa, ora si pensa al futuro

8 Giugno 2017
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Vivere a Rovigo da ricercatori e da cittadini

Giorni intensi di incontri e lavoro per i partecipanti al workshop in Piazza Annonaria. I ragazzi hanno scoperto Rovigo, le sue abitudini e i suoi cittadini. “Rovigo è molto meglio di quello che mi aspettavo” è una frase, ma soprattutto una sensazione, che ritorna spesso in questi giorni. Una sensazione che è necessario valorizzare e portare alla luce, perché Rovigo vive circondata da un’aura di tristezza e noia che si dissolve non appena si passa qualche giorno in città. I locali tipici dove fare l’aperitivo, il toast unico nel suo genere, la possibilità di vivere la città in bicicletta o a piedi, rendono Rovigo una città ricchissima di potenziale che, per abitudine o per inerzia, non viene sfruttato.

Sono state fatte tante interviste ai commercianti della città, ai clienti dei negozi, a chi semplicemente passeggiava, materiale documentale utilissimo per il lavoro di riqualificazione di cui ci si sta occupando qui in Piazza Annonaria. Da una parte questa ricerca, ufficiale, fatta di domande, di video e fotografie, dall’altra una ricerca più informale, più emozionale, fatta partecipando alla vita della città. Come veri rodigini a ciascuno dei ragazzi è stata consegnata una bicicletta (grazie alla collaborazione con FIAB) che lunedì è servita per un tour guidato da Antonio Gambato e tutto il resto del tempo è servita loro per muoversi liberamente in città, scoprire nuovi scorci e incontrare storie.

Adesso si pensa a venerdì, alla restituzione a Piazza Annonaria, ai suoi commercianti, alle autorità di quanto emerso con la ricerca e a quale può essere l’agenda di lavoro da qui in avanti. Le cose si muovono, sono iniziati i lavori di pulizia della piazza e si sta cominciando a pitturare nuovamente i muri, forse non tutto è merito della nostra presenza qui, ma sicuramente i riflettori sono più accesi del solito.