MARCO TAMBURINI ALL’OSTERIA AI TRANI: COMPORRE IMPROVVISANDO

Il trombettista, compositore, arrangiatore Marco Tamburini, accompagnato da Stefano Onorati alle tastiere e Stefani Paolini alla batteria, protagonista del quinto appuntamento della rassegna BUM

Serata di musica, improvvisazione ed emozioni martedì all’Osteria Ai Trani con BUM, la galleria di eventi culturali ideata e realizzata da Tumbo e resa possibile grazie al bando Culturalmente promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Il quinto appuntamento della rassegna dedicato all’arrangiamento e alla composizione musicale, approfondendo la tematica del “comporre improvvisando”, ha visto come protagonista Marco Tamburini trombettista jazz, compositore, arrangiatore, sperimentatore elettronico,docente e responsabile del dipartimento jazz del Conservatorio F. Venezze di Rovigo. Ha lavorato con nomi rilevanti del panorama musicale nazionale ed internazionale tra cui Paolo Fresu, Stefano Bollani, George Michael e Grace Jones, Jovanotti, Gino Paoli, Laura Pausini, Ron ed altri.

Ad accompagnarlo, in formazione di trio, Stefano Onorati alle tastiere e Stefano Paolini alla batteria, musicisti affermati ed anch’essi docenti del Conservatorio F. Venezze di Rovigo.

Marco coinvolge e incanta da subito i circa settanta presenti tra i quali alcuni giovani musicisti locali e studenti del Conservatorio, rispondendo divertito alle domande dalla musicista Zoe Pia dell’associazione Ensemble Geometrie Sonore, partner del progetto, che introduce la serata con un momento di confronto guidato.

Il compositore racconta aneddoti spiritosi ed esperienze professionali, partendo dagli esordi fino ad arrivare a “come si diventa Marco Biscarini”, e come il suo approccio alla musica da giovanissimo sia stato “quasi per gioco” diventando invece con il tempo la sua passione e la sua professione.

“Cerco di fare quello che mi piace e quello che mi fa divertire”, questo lo spirito che ha sempre accompagnato e guidato il suo percorso musicale, costellato di incontri “fortunati” e casuali, che gli hanno permesso di collaborare e conoscere musicisti di fama nazionale ed internazionale, fino ad arrivare ad una delle esperienze che Marco ricorda come una delle più emozionati: suonare con Billy Hart, famosissimo batterista jazz statunitense.

Marco parla ai partecipanti con passione che traspare da ogni sua parola, si rivolge ai musicisti che studiano e che vogliono fare della musica la propria professione: “Ascoltate e conoscete tutta la musica, abbattete le barriere, pensate a quello che vi fa star bene e soprattutto provate a scrivere musica, non fate solo cover”. Proprio a chi studia racconta della difficoltà di far jazz di una volta, quando “chi  ci si doveva arrangiare e formare da soli” e la fortuna di adesso in cui questa materia la si può studiare. Note positive nei confronti del  Conservatorio F. Venezze di Rovigo (partner del progetto Bum): “E’ uno dei pochi Conservatori che crede nella musica ed anche nel jazz” ed è proprio tra queste aule che Marco insegna con passione ai ragazzi, dialogando e suonando con loro, facendoli crescere: “Noi suoniamo quello che siamo. La musica non ti molla: tira fuori quello che sei nel bene e nel male, ed è proprio da questo che si deve lavorare per migliorare”.

“Per un musicista la cosa più bella è suonare insieme”  racconta Marco che, dopo il momento di confronto parlato, introduce il trio con il quale suona da 10 anni, composto appunto da Marco Tamburini alla tromba, Stefano Onorati alle tastiere e Stefano Paolini alla batteria.

I tre musicisti si raccontano e suonano insieme trasmettendo passione, affiatamento ed un gran divertimento, entrando così nel vivo della tematica “comporre improvvisando”.

Il pubblico che li ascolta è rapito dai suoni che si mescolano ed amalgamano, dai ritmi che da incalzanti diventano dolci e malinconici, dal loro modo di improvvisare e dalla fluidità ed imprevedibilità delle scelte armoniche che li accompagna per tutta la serata.

In un’atmosfera che diventa fin da subito accogliente e calda, quasi familiare il trio coinvolge immediatamente i partecipanti facendo scegliere proprio a loro 4 note dalle quali partire per improvvisare totalmente creando temi, colori, momenti ed atmosfere, combinando sapientemente gli elementi musicali, trovando il mix perfetto come fossero ingredienti di una ricetta.

La serata prosegue con la visione di un estratto del film “Viaggio nella Luna”, film fantastico del 1902 realizzato da Georges Méliès, per il quale i tre musicisti hanno composto la colonna sonora improvvisando e “creando atmosfere” e per il quale Jovnnotti ha inciso il testo.

Segue uno spezzone di “Sangue e arena”, film muto del 1922 uno dei grandi successi di Rodolfo Valentino, film per il quale i tre musicisti nel 2010 con Jovanotti hanno realizzato la colonna sonora. Dopo aver visionato qualche minuto di film, Marco toglie l’audio lasciando solo il video del film e proprio sulle immagini mute i tre musicisti improvvisano, ricreando l’atmosfera che avevano scelto di dare nel momento dell’incisione.

La serata, ricca di momenti interessanti e coinvolgenti, si conclude dopo circa un paio d’ore parlando dell’arrangiamento e facendo sentire come un brano (tratto dal loro cd) possa cambiare se arrangiato in modo diverso.

L’ultima improvvisazione, per un pubblico per niente stanco e che continua a richiedere bis, conclude la serata con note ed armonie che riecheggiano nell’aria, un bicchiere di vino, qualche chiacchiera tra i partecipanti ed i musicisti che smontano gli strumenti continuando a parlare con la gente.

Molta energia ed affiatamento in questa serata che volge al termine con soddisfazione da parte degli artisti, dei gestori dell’Osteria Ai Trani e dell’associazione Tumbo per questo progetto che coinvolge sempre maggiormente la città creando un pubblico partecipe ed entusiasta per la varietà degli appuntamenti BUM.

Programma

Osteria Ai Trani // via Cavour, 30 - Rovigo
21.30
Osteria Ai Trani // via Cavour, 30 - Rovigo
22.45